Giovani genitori, coraggio! Siate audaci e donate vita.

(fonte: Ex-News 04-2017)

Carissimi ex studenti dell’Istituto Leone XIII che oggi siete sicuramente bravissimi genitori, non abbiate remore o timore nel generare vita; preghiamo tutti insieme affinché anche gli studenti di oggi siano i primi protagonisti delle numerose belle famiglie di domani.

Domandiamoci: “Tutti noi che popoliamo questo bellissimo paese, chiamato Italia, ci stiamo veramente impegnando affinchéi nostri giovani lo trovino accogliente e altrettanto bello? Molto probabilmente no, anche se incontro quotidianamente persone con grandi cuori che con occhi lucidi dalla gioia e dalla speranza mi vogliono far credere il contrario. Non sono un pessimista ma un giovane ragazzo che vive con un ottimismo sano e realistico”.

Dagli inizi dell’ultima crisi finanziaria ad oggi sono nati in Italia centomila bambini in meno! Un crollo demografico che ha visto come protagonisti coppie di genitori italiani che – per vari motivi – hanno deciso di adottare una politica di contenimento costi e pensieri. Sono pure diminuiti i matrimoni e in un paese in cui il settanta per cento delle nascite avviene all’interno del matrimonio, se crollano i matrimoni non arrivano più bambini.

In questi anni di crisi, l’Istat ha voluto usare la lente di ingrandimento sulla portata del legame tra recessione e crollo della natalità. Una prima conclusione riguarda la mancanza di prospettive certe di impiego e reddito che hanno sempre indotto le giovani coppie a rinviare le loro scelte matrimoniali.

Un servizio televisivo commentava realisticamente la situazione descritta analiticamente dall’Istat; le protagoniste erano mamme affettuose che durante la loro permanenza in strutture ospedaliere, a seguito della nascita del primo figlio, ponevano importanti limiti e freni ad un’ipotetica nascita del secondogenito da lì a qualche anno.

Non sottovalutiamo inoltre aspetti che dipendono meno dalle nostre scelte e più da quelle di Madre Natura come gli indici di fecondità che hanno delineato una curva negativa che evidenzia come oggi le donne in età fertile (stessa considerazione si potrebbe fare per il genere maschile) sono la metà delle loro madri. La popolazione nei prossimi decenni è inesorabilmente destinata a ridursi e invecchiare.

Esistono fortunatamente buone notizie. Mi riferisco, nello specifico, a tre situazioni che ci sono state donate dalla bellezza della vita in tutti i suoi dettami; esempi che devono necessariamente illuminarci e guidarci per mano come angelici compagni di viaggio su questa terra.

La prima riguarda il Documento preparatorio del prossimo Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” che ho potuto leggere e apprezzare sul numero 4014 de “La Civiltà Cattolica”. Un documento innovativo che a mio parere deve considerarsi come una prima indicazione di quello che potrà veramente essere il tema del Sinodo nel 2018. L’invio del Documento è stato molto ben accompagnato da una lettera del nostro Santo Padre ai giovani, che sono quotidianamente nel Suo cuore.

Papa Francesco esorta i giovani ad essere i veri protagonisti dei nostri giorni. “Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nella comunità e fatelo giungere ai pastori”. Il Santo Padre ha da subito riscosso amore e attenzione tra i giovani per le parole concrete e dirette che ha sempre usato, per un copione che non ha mai recitato, per non essere formale e volersi subito aprire al dialogo e ad un confronto a volte non facile; si espone inoltre a domande scomode e ascolta con reale interesse.

Il vero valore aggiunto del Documento è considerare i giovani come persone mature che possono stupirci molto di più di quanto noi adulti possiamo immaginare. Questo approccio ha sicuramente perso un pò di freschezza negli ultimi decenni in cui la morale ha non di rado prevalso dando la possibilità ai giovani di tappare le orecchie e quindi il cuore. Aiutiamo i giovani ad avere orecchie e cuori sempre aperti al cambiamento in quanto sono loro i primi veri protagonisti di una migliore evoluzione.

Disciplinare eccessivamente i giovani non porta a grandi risultati. Aiutiamoli altresì ad interpretare meglio alcuni modelli biblici di giovani come Samuele, Geremia, Giovanni e la Vergine Maria. Insieme ai giovani capiremo così meglio alcune espressioni di Papa Francesco che ci illuminano verso un percorso fatto di amore e coraggio. L’indicazione più alta che si evince dall’articolo è la spiegazione della parola “rischio” che il nostro Santo Padre vuole rappresentarla seguendo uno stile tutto suo caratterizzato da un affetto particolarmente pronunciato.

<< “Come possiamo ridestare la grandezza e il coraggio di scelte di ampio respiro, di slanci del cuore per affrontare sfide educative e affettive?” La parola l’ho detta tante volte: rischia! Rischia! Chi non rischia non cammina”. “Ma se sbaglio?”. “Benedetto il Signore! Sbaglierai di più se tu rimani fermo”. >>

La seconda situazione riguarda l’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi”, prestigiosa istituzione sanitaria milanese che sta vivendo una felice evoluzione sotto diversi punti di vista. L’ultimo progetto portato a termine è “Bimbi senza raggi” (x-ray free). Viene molto ben descritto nel sito internet della “Fondazione Ospedale dei bambini Buzzi” il cui Presidente è l’illustre ex studente Stefano Simontacchi, avvocato in un noto studio legale italiano che è tra i massimi esperti di fiscalità nazionale e internazionale oltre ad essere voce influente nel panorama economico-finanziario tra il nostro paese e altre aree mondiali come il Medio Oriente e l’Africa.

Il progetto “Bimbi senza raggi”, realizzato con l’obiettivo di meglio curare e soccorre i bambini, fa di questa struttura un’istituzione aperta al mondo e al futuro in buona sostanza un ospedale che non smette mai di farli sognare! Il nuovo grande Buzzi è infatti il primo ospedale in Italia, e tra i primi in Europa, che vanta il metodo x-ray free sapendo tutti benissimo quanto siano invasive le radiografie o le TAC. Indagini diagnostiche hanno salvato milioni di persone, ma recentemente si èscoperto essere rischiose per la salute dei più piccini per le radiazioni trasmesse. La radiosensibilità è massima nei neonati e lattanti e le radiazioni sono pericolose specie se rivolte agli organi interni, all’addome e alla testa.

Belle scoperte come questa, oltre che al Buzzi, appartengono sicuramente a tutti quei genitori che potranno far soffrire un pòmeno i loro bambini e comunque avere un motivo in più per guardare alla nascita in modo felice e responsabile; grazie Buzzi!

Infine la terza situazione riguarda il notevole sforzo, che in termini di tempo e risorse finanziarie, la società civile a Milano sta donando ad un’autorevole istituzione milanese come il centro di aiuto alla vita Mangiagalli (CAV Mangiagalli) che assiste da oltre trent’anni nell’ospedale Policlinico di Milano le madri in difficoltà. La sua fondatrice, Paola Marozzi Bonzi, è consulente familiare ma – prima di tutto – donna e madre che ha donato la sua vita a questa bellissima missione, tant’è che nel 2013 il Sindaco di Milano le riservò il prestigioso riconoscimento dell’Ambrogio d’oro.

Nel suo Manifesto per la Vita, intitolato “Per la libertà di scelta”, ci regala diverse carezze letterarie e la più tenera è la seguente che riporto di seguito a conclusione di questo articolo: “Le donne devono poter essere libere di scegliere di diventare madri, e la nostra società deve poterle aiutare a sostenere questa scelta”.

Stefano Devecchi-Bellini

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