La giornata Missionaria

(fonte: Ex-News 04-2017)

A volte la nostalgia mi trascina a sfogliare le pagine di “Giovinezza nostra”, indimenticata pubblicazione leoniana… è particolarmente bello perdersi nelle edizioni corrispondenti alla stagione in corso.

L’autunno, assieme al ritorno nelle aule ed ai giochi nei corridoi, riporta alla mente la “Giornata Missionaria”. Il parteciparvi era un punto d’onore per gli alunni dalle medie ai licei. Dapprima con timidezza e un po’ di timore, poi, coll’esperienza delle annate precedenti, con l’entusiasmo accompagnato dal brivido della libertà e del mettersi in gioco.

In parecchie centinaia ci si ritrovava, nel primo pomeriggio del sabato e la domenica mattina di buon’ora, nella cappella delle medie. Padre Tessarolo, dopo una intensa breve preghiera ci dava le ultime istruzioni circa la zona da percorrere, i comportamenti da tenere, la gentilezza da adottare. Guidati dai più grandi, si partiva entusiasti con la fascia al braccio come unica divisa e con la cassettina di legno come unica arma. Eravamo fieri di quella scritta: “Giornata Missionaria”.

Ci si intrufolava dovunque come topolini incontenibili. Il lunedì (esentati da compiti e lezioni) ci si raccontava delle tante estemporanee situazioni affrontate: con spirito, con arguzia, con intelligenza, con un po’ di intraprendenza! E alla fine, dopo qualche giorno, veniva comunicata la cifra raccolta: era sempre più grande di quella dell’anno precedente!

Ci si sentiva così un po’ più grandi agli occhi di tutti… dei Padri, dei docenti, delle nostre famiglie, della città. Anche questo è stato un piccolo contributo, nella crescita di tanti di noi.

Nicolò Codini

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