Tre domande a… Alice Arienta

Da Ex-News 03-2019 l’intervista a Alice Arienta, Consigliera Comunale e Ex-Alunna

(fonte: Ex-News 03-2019)

Come nasce la voglia di impegnarti nella gestione amministrativa?

Fin da piccola avevo un enorme senso di giustizia, leggevo tantissimo, seguivo i fatti di attualità ed ero curiosa di capire ciò che mi circondava. L’università economica e l’anno in Francia alle École Sciences Po hanno sicuramente determinato le scelte successive.

Già da giovane seguivo corsi di formazione politica: esperienze bellissime con ragazzi da tutta Italia e docenti dalle università, dal mondo imprenditoriale ed associativo, mi hanno aiutato a convertire la passione politica in impegno sul territorio. Ho lavorato dieci anni in azienda e sono stata eletta Consigliera di Zona, iniziando proprio dal territorio, nella zona dove risiedo ed abito con la mia famiglia, con le prime battaglie politiche.

Quando sono nati i miei bimbi ho ritrovato un nuovo equilibro lasciando l’azienda e decidendo di lavorare per conto mio, passando gli esami per diventare guida turistica di Milano. Circa 3 anni fa, poi, l’elezione da Consigliera Comunale.

La politica è prendersi cura del bene comune e, a livello amministrativo, è poter effettivamente risolvere i problemi dei cittadini, ascoltare i bisogni e tradurli in azioni efficaci. Da Consigliere di un comune grande come Milano significa alternare attività di quartiere, azioni semplici, immediate e utili, a sedute su temi di grande impatto.

Ma è un percorso partito da lontano: mia mamma racconta spesso di un mio tema svolto al Leone alle elementari, quando alla classica domanda del “cosa vuoi fare da grande” risposi con: “Sindaco di Milano!”

Mamma Ex-Alunna e Consigliera Comunale: cosa porti con te degli anni al Leone?

Ogni giorno è una ricerca di equilibrio tra lavoro e famiglia, è esperienza di tutti. La politica può essere molto coinvolgente e “rubare” tempo e spazi per gli affetti: certo risultava più “semplice” quando non ero sposata e non avevo i miei piccoli, ma – devo dire – la maternità mi ha dato una spinta ed
un’energia in più, ed ha dato maggior senso al mio impegno politico. Ed è una serenità che condivido con mio marito grazie al suo immancabile supporto quotidiano.

L’esperienza al Leone è stata determinante e forte, con il ricordo sempre nitido delle preghiere del mattino nella cappellina con Fratel Stella e del ritiro spirituale prima della Cresima. Avevo una grande passione per la storia, la religione e lo sport: ritengo quest’ultimo in particolare un fondamento dell’educazione, una spinta a competere e a giocare nelle regole. Quante gare a Monte Pora, ed anche il Campionato Internazionale Sportivo per il centenario, ospitando studenti da tutta Europa!

Il Leone mi ha insegnato il senso di comunità e a sforzarmi per il raggiungimento degli obiettivi che mi prefiggo, per le mie passioni: vivere con forza e dedizione cercando di dare il meglio di me stessa.

Concludiamo con un augurio ai Leoniani per il nuovo anno scolastico

Divertitevi, studiate e non smettete mai di essere curiosi… forse non in quest’ordine! Coltivate le passioni e sfruttate le opportunità che la scuola vi offrirà… ma non dimenticate che, tra i ricordi più belli, resteranno anche le ricreazioni in giardino, le partite a pallavolo…

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