Comprendere il cambiamento
(fonte: Ex-News 04-2017)
Viviamo un tempo strano, pieno di incognite che possono spaventare (per un cambiamento che non codifichiamo) o incuriosire (per le opportunità evolutive che ci vengono offerte). Questo è uno dei messaggi che Padre Ceroni ci ha ripetuto mille volte e che sempre ci ripete ad ogni incontro.
Come ci poniamo nei confronti delle sfide del nostro tempo? E’ necessario, a mio avviso, cercare di incarnare un messaggio del Vangelo: ama il Tuo prossimo, fallo con fiducia e non superficialmente. Non significa accettare qualsiasi cosa passivamente, appiattirsi sotto un relativismo che infonde dignità a qualsiasi idea, anche la più atroce. Se riportiamo le nostre scelte all’essenziale e mettiamo al centro di ogni ragionamento l’essere umano e la sua dignità, la sua unicità assoluta, allora risulta più semplice capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Così l’innovazione tecnologica, se mette al centro l’uomo nel suo complesso, ci può solo conquistare. Per capire un fenomeno però non lo si può solo osservare da lontano, in superficie. E’ necessario uno sforzo di approfondimento prima di decidere.
E la stessa cosa capita con le persone: ognuno è unico e non possiamo accettare di attaccare etichette di rapida lettura (come il codice a barre di una confezione di pelati) per dividere il mondo in buoni o cattivi. Anche quando abbiamo definito il nostro interlocutore e non ci piace perché riteniamo che abbia sbagliato o stia sbagliando profondamente possiamo comunque essere fiduciosi perché magari dal nostro incontro potrebbe migliorare qualcosa. Insomma, nessuno di noi è perfetto, questa è l’affermazione di una banalità!
Questa lunga introduzione mi serve per lanciare tra tutti noi un messaggio. Anche tra noi Ex-Alunni non esistono i detentori della verità e le trasformazioni della società e con essa della scuola, della Compagnia di Gesù, della Chiesa e anche del nostro Leone XIII, vanno comprese rapidamente, ma per quanto possibile in profondità, per fare in modo che la nostra Associazione possa continuare ad essere un momento di quel cammino che forma uomini e donne per gli altri e tra agli altri.
A noi, adesso, qui nel tempo che viviamo, la riflessione e l’azione per dare corpo a tutti i valori che abbiamo avuto il privilegio di ricevere e che vogliamo trasmettere a chi viene dopo di noi, che forse non ha avuto e non avrà la fortuna di condividere la propria crescita con persone dedite all’ascolto vero e disinteressato e al consiglio come proposta d’amore.
Massimiliano Cattano