Sviluppo delle aziende grazie alla trasformazione digitale dell’IoT

Foto di Matthew Henry di Burst

Il tema vastissimo dell’Internet delle Cose (IoT) è uno dei più attuali e in continua evoluzione nell’ambito della così detta “quarta rivoluzione industriale”.
E’ possibile pensare a questo innovativo approccio tecnologico come ad un metodo per coordinare un’organizzazione in tempo reale: grazie alla raccolta, all’elaborazione e all’utilizzo sapiente dei dati. Risulta pertanto possibile rendere più efficace il lavoro di chi eroga un servizio, avvicinando ed intercettando meglio i bisogni dei potenziali clienti o fruitori del servizio stesso.
Per ridisegnare i processi produttivi e intraprendere le giuste strategie di innovazione è auspicabile che ogni organizzazione segua un approccio duale basato sia sulla tecnologia ma anche fortemente motivato dalla leadership.
E’ essenziale padroneggiare le componenti tecnologiche fondamentali e influenzare le condizioni che facilitano l’applicazione dell’IoT, occorre supportare queste ultime affinché sia possibile identificare in quale modo l’IoT possa essere applicato al meglio nell’attuale contesto di business.

Non solo una questione di tecnologia

Intraprendere un percorso di Trasformazione Digitale (basato su IoT e sull’Intelligenza Artificiale – AI) non consiste solamente nell’applicare nuove tecnologie (che tuttavia sono altamente necessarie) ma richiede anche un’attenta valutazione delle competenze digitali e di leadership attualmente presenti nell’organizzazione.

A partire dall’assessment delle competenze è possibile pianificare attività coerenti che permettano di raggiungere determinati obiettivi strategici di trasformazione digitale. Dopo aver definito una nuova value-proposition, si passa ad un piano d’azione per attuare i passi indispensabili a far crescere ogni competenza.

Occorre aver ben presente quanto sia importante il tema della cyber security che rappresenta un elemento fondamentale, frutto di scelte strategiche, che si va ad affiancare agli altri componenti di un sistema IoT (sensori, attuatori, sistema ERP e connettività…). La valutazione dei rischi che l’introduzione delle nuove tecnologie può causare è di fondamentale importanza durante tutto il processo di trasformazione digitale. I dispositivi IoT di nuova generazione (siano essi gateway, router, terminali ecc. ) sono già progettati tenendo conto dei requisiti di sicurezza informatica: occorre prestare particolare attenzione qualora ci si trovi in una configurazione ibrida nella quale dispositivi tradizionali, connessi a Internet, richiedono dedicate attenzioni in merito alla sicurezza.

Consideriamo per esempio un’azienda leader OEM (original equipment manufacturer) nel settore dei componenti dell’elettronica di consumo. La visione aziendale è ben definita: i propri prodotti coprono tutte le applicazioni nei mercati di riferimento.

L’azienda è inoltre focalizzata sull’innovazione: si trova un passo avanti sia per quanto riguarda le competenze nell’IoT sia nella gestione di differenti standard di comunicazione. Inoltre una solida divisione di sviluppo-prodotto e una separata unità che guida la trasformazione digitale consentono di essere all’avanguardia nella gestione dei protocolli di connettività, grazie all’adozione di una chiara governance aziendale.

Tuttavia in alcuni ambiti l’azienda riscontra una limitata soddisfazione dei clienti: non sempre i servizi proposti sono ingegnerizzati pensando dall’esterno all’interno (ovvero partendo dalla percezione dei clienti). Un’analisi attenta evidenzia che mancano anche diretti punti di contatto coi clienti (customer touch-points).

Questa consapevolezza fornisce l’opportunità di un grosso miglioramento: intraprendere un processo di trasformazione che può far leva sul potenziamento dei dipendenti (su competenze efficaci) e beneficiare di una nuova piattaforma digitale per migliorare la soddisfazione e il numero dei contatti coi clienti.

Strumenti efficaci

Un grande testimonial della digital transformation è il team Williams di Formula 1 (sito web ufficiale: williamsf1), che ha esteso le attività del gruppo grazie all’adozione di un modello di business basato sull’IoT. Hanno creato un nuovo modello di business basato sull’offrire ai clienti le loro straordinarie competenze nello sviluppo di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia. Sono stati anche in grado di portare a termine interi progetti, lavorando insieme ai loro clienti (ad esempio: cooperazione con un costruttore automobilistico nella creazione della prima super-car ibrida).

Perseguire una “piattaforma strategica” (non più solo una piattaforma tecnologica ma mettere a fattor comune le risorse e il know-how di vari attori), pensare con la mentalità di un ecosistema piuttosto che quella di una singola azienda, farà crescere notevolmente il valore aziendale riconosciuto dal mercato.

Ogni organizzazione dovrebbe avere una chiara visione strategica, che dovrà mantenere ben salda nel momento in cui intraprende un percorso di trasformazione digitale. Ciascuna divisione necessiterà la nomina di un comitato predisposto alla governance aziendale che definisca gli standard, le norme e condivida le competenze.

Occorre ripensare il rapporto tra il team IT e il Business (nelle sue varie funzioni: approvvigionamento, produzione, vendita, distribuzione,..): le persone appartenenti all’IT saranno strategiche nel processo di trasformazione, promuoveranno le giuste competenze necessarie ad esempio la loro forte attitudine a gestire il rischio. Il Chief Digital Officer (anello di congiunzione tra la direzione strategica e il canale vendita/industrializzazione/pianificazione dei processi/produzione) e il team IT saranno coinvolti nel prendere le decisioni per via della loro visione strategica.

L’inclusione dell’IOT (Information Technology + Operation Technology) con l’obiettivo di ottimizzare uno stabilimento produttivo e di incrementare il numero dei possibili contatti coi clienti tramite l’IoT richiede la formazione specifica dei dipendenti sia sulla gestione della piattaforma che sull’analisi dei dati. Contemporaneamente i reparti produttivi richiederanno formazione sull’integrazione tra OT (automazione industriale, linguaggio macchina, PLC,..) e IT (connettività, cloud, interfaccia con gli utenti,..).  Così facendo sarà possibile garantire un approccio aziendale unitario e sviluppare le giuste competenze digitali e relazionali necessarie per il cambiamento.

Il coinvolgimento delle persone crescerà attraverso la formazione su una comune piattaforma di istruzione continua. Il contributo personale attraverso proposte efficaci, così come un serio crowdsourcing (rotazione tra reparti per portare idee nuove) ha bisogno di essere registrato e incentivato.

La trasformazione digitale è un processo continuo e ricorsivo

Muoversi verso un nuovo modello di business coinvolge sia le vendite che la produzione. Ogni azione richiede di essere valutata in merito alla coerenza e fattibilità come per un business plan. In dettaglio: ciascuna idea di business e il corrispondente livello di soddisfazione del cliente necessita una preventiva valutazione sulla base della percezione, della profittabilità, del tempo di evasione e dell’impatto che avrà sull’organizzazione.

L’IoT fornisce l’opportunità di attivare un ciclo virtuoso di feedback dall’esterno verso l’interno dell’organizzazione e fornisce dati che l’organizzazione può utilizzare nel proprio processo di sviluppo continuo. In più il permanente processo di digital transformation si fonda prevalentemente sui bisogni dei clienti, sulla co-creazione e sulla raccolta di dati da processi e prodotti.

In breve lo sviluppo di una cronologia di azioni che facciano intraprendere una roadmap di trasformazione  digitale va di pari passo con considerazioni di natura tecnologica, con la valutazione delle competenze necessarie per l’IoT e con la riprogettazione dei processi aziendali.

Ezio Costa
eziocosta2005 at gmail.com

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